SBIG, l’algoritmo di QUAG

E FIGLIO DI QUERY, DELLA DINASTIA DEI TAG

Quag-la-nuova-veste-grafica - seociologist.com

Quag, l’interest network italiano è uscito dalla fase beta (una sorta di incubatrice). Si presenta ora con una nuova armatura grafica e ha insignito il proprio fedele aiutante, l’algoritmo di cui si avvale, di un suo nome: SBIG, acronimo di Search Based Interest Graph.

 

Come un sapiente alchimista, Quag è in grado di connettere tra loro persone accomunate dagli stessi interessi: chi ha vissuto una search experience negativa e non ha trovato risposte ai quesiti sottoposti ai normali motori di ricerca può formulare la propria domanda in Quag. In questo modo altri Quagger (gli utilizzatori di Quag) saranno forse in grado, in qualità di esperti, di soddisfarne la sete di sapere, dando vita ad una discussione in grado di coinvolgere persone sconosciute tra loro.

Quag_come_funziona

Privacy

Quag lascia ai propri utenti la possibilità di preservare la propria privacy sia nella formulazione della domanda, sia della risposta. Infatti si può  intervenire fornendo il proprio contributo in modo anonimo, con il proprio nome, oppure avvalendosi di un nickname. Naturalmente, se l’obiettivo primario è quello di creare una propria reputazione su Quag, sarebbe opportuno presentarsi con il proprio vero nome. Su questo interest network ogni “utile” (come i like su Facebook) che si guadagna per aver posto una domanda, o aver dato una risposta, porta a rafforzare la propria reputazione di ben 10 punti. Se poi nella risposta si inseriscono anche dei link ai propri siti web … voilà … il gioco SEO è fatto. Il link building e il passaggio di PageRank (una della variabili che intervengono nell’algoritmo di Google e utilizzato per stabilire l’ordine di priorità dei contenuti nei risultati di ricerca per ciascuna query effettuata) sono assicurati. Da non tralasciare naturalmente una consolidata autorevolezza per quanto concerne la pregressa reputazione personale.

Alcune regole imposte da Quag per partecipare al gioco

  1. Le domande devono soddisfare gli standard richiesti in termini di chiarezza, senso compiuto, cura della punteggiatura e formulazione grammaticale;
  2. Le domande devono richiedere una risposta sensata e non necessitare di risposte ottenibili semplicemente mediante un motore di ricerca;
  3. I tag scelti per categorizzare le domande devono essere selezionati in modo opportuno e accurato. In questo modo Quag può mandare una notifica ai propri Quagger che condividono lo stesso interesse, informandoli della nuova domanda. I Quagger a loro volta possono intervenire, fornendo una risposta o un proprio contributo.

I punteggi “utile”

I punteggi che si possono acquisire mediante attività su Quag sono sia positivi, che negativi (“non utile”). Questi ultimi vengono dati quando la domanda, la risposta o il commento sono percepiti dagli altri utenti di bassa qualità, contengono spam, sono aggressivi oppure fuori tema. Ma quanto “costano” questi punteggi negativi? Chi ha formulato la domanda o scritto la risposta negativa subisce una penalizzazione di 2 punti, con una conseguente perdita di visibilità. Anche chi ha osato segnalare la scarsa rilevanza della domanda o della risposta viene penalizzato, ma con la diminuzione di 1 punto. Questo è un modo ideato dal team di Quag per prevenire l’utilizzo inappropriato del voto negativo.

Anche il comportamento che Quag suggerisce di adottare nella interazione sociale deve essere volto ad apportare contenuti di buona qualità e a mantenere trasparenza nel comportamento. Non si può pertanto limitarsi a promuovere dei link o dei prodotti. Il riferimento ad essi deve essere contestualizzato in una risposta testuale, che deve apportare del valore aggiunto. È richiesta anche chiarezza nell’indicare e definire il proprio ruolo istituzionale, qualora si intervenisse in qualità di portavoce di una società. Questa perché il lettore ritiene i suoi peers credibili, anche più di un rappresentante di un’azienda. È per questo che i Quagger devono essere informati.

Qualora non venissero rispettati questi termini e condizioni previste da Quag si incorrerebbe nella pena capitale: il blocco dell’account.

Infine, quanto è cresciuto Quag dalla prima messa online nel marzo 2013?

 Quag - visite e interventi giornalieri

I trend di crescita delle visite medie e degli interventi medi giornalieri riportati qui di seguito  indicano un incremento percentuale rispettivamente  del 400% e del 300% all’incirca, dal momento che non abbiamo i valori puntuali. Si ringrazia a tal proposito il team di Quag che ha gentilmente fornito i dati.

D’altra parte, invece, Google Trends registra un picco nella ricerca del termine Quag in Italia appena il social network è stato lanciato sul mercato nel marzo del 2013. Il valore è diminuito progressivamente per  assestato a un livello che mantiene nel tempo. Solo tra il 7 luglio e 21 settembre era prossimo allo zero.

Google_Trends_-_Quag_-_Marzo-Novembre_2013_2

Se i dati rilevati fossero corretti, sembrerebbe che i Quagger visitino e intervengano sempre più frequentemente su questo aggregatore di interessi. D’altra parte, però l’interesse che è in grado di suscitare Quag sembra essere ancora alquanto circoscritto.

16 Novembre 2013

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