Underwood for President – Storytelling politico

Un personaggio creato per una serie tv che ha assunto una propria identità anche nel mondo reale; un racconto progettato in modo strategico che parte dal programma televisivo, per estendersi come una ragnatela nel web e nel mondo offline, con racconti che ogni volta aggiungono una nuova sfaccettatura alla storia: un caso di transmedia storytelling … da manuale.

Il personaggio in questione è Frank Underwood, il protagonista principale di House of Cards, una serie di episodi che narrano le vicissitudini, i comportamenti e l’astuta strategia attuata da un politico americano per conseguire il potere.

Il racconto di House of Cards inizia con una scottante smacco subito da Underwood per una non mantenuta promessa politica (che gli era stata fatta durante la campagna elettorale dal neo eletto Presidente), per giungere al riscatto finale: l’ascesa di Frank Underwood a Presidente degli Stati Uniti d’America e la corsa per le nuove presidenziali.

Online si ha dunque un Presidente che corre per le nuove elezioni in una serie per la web tv; offline, nella vita reale, invece, dei candidati che corrono veramente per la carica di Presidente degli Stati Uniti: un punto di intersezione unico e ottimale per House of Cards per entrare in contatto con il proprio pubblico.
Ne è scaturita dunque una storia molto particolare: un video progettato per promuovere politicamente un candidato alla Casa Bianca, in questo caso Francis (Frank) Underwood, che è stato messo in onda nel corso di una pausa pubblicitaria di un reale dibattito politico dei candidati repubblicani alle primarie.
L’obiettivo ultimo era quello di comunicare la data di diffusione della nuova serie, un obiettivo proprio del marketing, ma il format adottato per diffondere questa notizia, però, è nuovo per questo ambito, in quanto peculiare di quello politico.

Il video è stato studiato nei minimi particolari: è perfettamente in linea con la cultura americana riuscendo a parlare direttamente al cuore del suo pubblico, evocando valori quali l’orgoglio e la fierezza del popolo americano, la fiducia nel futuro, la volontà di agire. Le parole utilizzate (poche) sono scandite da una voce e con un tono capace di sedurre, di ispirare, di indurre all’azione e sono state soppesate accuratamente e accompagnate da immagini fortemente evocative di un immaginario collettivo forte, intriso di significato.

Vediamo assieme il testo supportato dalle immagini.

seociologist.com - House of Cards - FU2016

It’s a new day in America.

L’inizio di un nuovo giorno sereno ad illuminare paesaggi agresti, ma caratterizzati dal lavoro quotidiano già alle prime luci del mattino: il taglio delle messi con un trattore o i pali necessari per portare energia alla città. Ed è qui che approdiamo grazie ad una visione aerea, per essere catapultati nel cuore della città.

Today more people will go to work,

Il lavoro: potrebbe essere un’attività in proprio, come quella di un afroamericano che alza la serranda del negozio, oppure una squadra di carpentieri che costruiscono una casa e innalzano l’intelaiatura di un muro. Un nuovo inizio, un nuovo periodo fertile, con possibilità di lavoro, ma anche di coesione e di lavoro di squadra.

return home to their families

Un soldato rientrato dal fronte abbraccia i propri cari ricorda l’amore per la patria, la garanzia di una sicurezza preservata grazie all’esercito, che si sacrifica per difendere i propri cari, la propria famiglia, la Patria.

and sleep more soundly

Il volo di aerei militari che decollano da una portaerei e, in formazione, sorvolano aree desertiche. La politica estera volta ad azioni preventive, di controllo per mantenere la situazione tranquilla, in uno stato di pace.

then ever before

Tre ragazzini corrono su un campo circondato da abeti, sventolando delle bandiere americane. Ancora una volta, un’immagine che richiama la natura e una scena che trasuda pace, serenità, felicità, orgoglio per la propria Terra Madre.

All because one man

La Casa Bianca = il Potere di un uomo che governa 50 Stati.

refuses to settle,

Una giovane donna sorridente appoggiata ad uno scaffale di una biblioteca tiene in mano dei libri richiama la studio, la cultura, ma anche la storia come elementi grazie ai quali costruire un futuro migliore.

putting people

Il volto in primo piano di un uomo, anziano ma sorridente, calmo, serafico: la visione si focalizza sulle persone come centro focale della politica, sulla coesione multietnica per una convivenza serena.

before politics

Una bambina che si immerge in una piscina indossando un costume rosso, come la bandiera a stelle e strisce americana, la quale, nella scena successiva, danza con il vento stagliando i suoi colori su un cielo blu intervallato da soffici nuvole bianche.
Questo ci porta ad immergerci in un futuro spensierato, trasparente e garantito dagli Stati Uniti, rinforzando il sentimento di patriottismo.

That man is Frank Underwood.

Frank Underwood siede dietro una scrivania, con una tenda bianca e dei portafotografie dietro di lui. Sulla scrivania vi è un documento sul quale sta apponendo la sua firma. Concluso il suo compito deposita con gesti calcolati la stilografica. Anche lo spazio intorno a lui parla di
– potere
– forza
– sicurezza
– fascino carismatico.
Il messaggio sottostante è “Vuoi vivere in questo immaginario? Il tuo uomo è Frank Underwood”.

“America, I’m only getting started”

Sguardo diretto, fisso nella camera, schietto e disinibito. Ora a parlare è Frank Underwood. Un unico messaggio lapidario crea l’attesa per il futuro: l’immaginario che propone è quanto ha raccontato fino ad ora attraverso le immagini e le parole.

“I’m Frank Underwood and I approved this message”

Il manifesto della campagna elettorale lo immortala nell’atto di sistemarsi il polsino, o i gemelli della camicia bianca sotto il completo blu, con una cravatta rossa. Gli stessi colori della bandiera americana. Il senso di potere e di appartenenza è ulteriormente rafforzato dall’anello della confraternita del College.

Lo storytelling politico di Frank Underwood non è del tutto nuovo, ma è stato progettato attingendo al discorso della campagna elettorale che Ronald Regan fece nel 1984, un racconto ad alto impatto e che ottenne numerosi riconoscimenti: “It’s morning again in America”.

It’s morning again in America. Today more men and women will go to work than ever before in our country’s history. With interest rates at about half the record highs of 1980, nearly 2,000 families today will buy new homes, more than at any time in the past four years. This afternoon 6,500 young men and women will be married, and with inflation at less than half of what it was just four years ago, they can look forward with confidence to the future. It’s morning again in America, and under the leadership of President Reagan, our country is prouder and stronger and better. Why would we ever want to return to where we were less than four short years ago?

Molti sono gli elementi in comune tra questi due video che parlano di un nuovo inizio: si rivolgono direttamente al cuore degli americani, evocando emozioni e sentimenti condivisi da questo popolo, quali l’amore per la Patria, gli affetti dei propri cari, la volontà di rimboccarsi le maniche per creare un futuro migliore.
E questo è l’obiettivo della chiamata alle armi che Frank Underwood persegue con il sito www.fu2016.co “Anything for America, qualsiasi cosa per l’America”, che costituisce un altro tassello di questo progetto di transmedia storytelling.
Il sito è strutturato per supportare la campagna elettorale del protagonista con una chiamata alle armi e abbracciare il motto “Non sopporto le cose inutili, come lo stallo e la stagnazione politica. E non dovresti averne neppure tu. Unisciti a me. Rimbocchiamoci, insieme, le maniche. Creiamo un varco tra i testardi e i meschini e mandiamo a Washington un messaggio forte e chiaro”.

È fornito anche del materiale per poter fare propaganda, il media kit contiene la cover di Facebook, l’header per Twitter, i manifesti o gli stikers in formati diversi: il progetto di narrazione è volto a promuovere un candidato politico che si ricandida alle presidenziali, come Frank Underwood, e NON la serie Tv, quale è House of Cards; le ricadute sul prodotto finale sono innegabili, ma non costituiscono il contenuto primario di questo marketing narrativo.
I contenuti sono quindi pensati per uno storytelling politico, anche se nella parte biografica, quella dedicata al candidato e alla sua first lady affiora un elemento di suspense: la pagina relativa a Claire Underwood, la moglie calcolatrice di Frank, rimanda ad un errore «404 – Claire not found», che nel linguaggio di programmazione http dei siti significa che “il server non ha trovato ciò che è stato richiesto, o è stato configurato in modo tale da non completare la richiesta”.
Naturalmente l’errore è deliberatamente voluto dall’amministratore del sito: in questo caso porta la firma di Frank Underwood.

Simona

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