Un viaggio, l’Isola d’Elba: #elbamovie

Un viaggio all’Isola d’Elba: come te lo immagini? Un viaggio al suo interno, per scoprire la natura e i borghi tipici, oppure lungo le coste per godere appieno del meraviglioso paesaggio? O, ancora, ti immagini un viaggio per mare, per scoprire le calette e le insenature altrimenti non raggiungibili via terra? Oppure potrebbe anche trattarsi di un viaggio nelle profondità del suo mare o delle miniere di ferro? O ti immagini un viaggio enogastronomico o culturale, alla scoperta dei luoghi nei quali ha soggiornato Napoleone? Sono tanti e tutti plausibili i motivi che possono indurre le persone a viaggiare in generale e, in particolare, a visitare questa “Isola verde, incastonata tra cielo e mare” … l’Isola d’Elba.

Ma se ci fosse la possibilità di viaggiare mescolando tutti questi ingredienti, di salire su un traghetto che ti fa compiere un viaggio attraverso luoghi completamente diversi l’uno dall’altro, su e giù per l’isola, ma anche un viaggio temporale tra passato e presente, mescolando accadimenti reali con altri legati ai miti e caratterizzati da un pizzico di magia, … non saresti disposto ad imbarcarti in questa impresa?
Io sì. Ed è ciò che ho fatto: un viaggio compiuto lasciandomi rapire dalla visione di 4 cortometraggi nati per esseri diffusi sul web, pertanto di breve durata, ma dotati della capacità di catturare subito l’attenzione, di indurti ad andare a vedere immediatamente l’episodio successivo, di risucchiarti nel racconto intriso dello spirito dell’Elba e del mistero che l’avvolge, di farti vivere una nuova battaglia tra il bene e il male, per evitare che questa meravigliosa isola venga distrutta e con essa l’intera Umanità. Una lotta ancestrale (così narra una voce guida) scatenata da uno spirito delle Terre Emerse che improvvisamente impazzisce, distrugge l’armonia che era stata preservata così a lungo, per trasformarsi in Bestia e guadagnarsi un terribile nome: “Il Tiranno”.

Il Tiranno è dunque uno spirito malvagio, assetato di potere e desideroso di soggiogare l’Universo, al punto da scatenare una guerra da cui ne esce, però, sconfitto: viene pertanto spaccato in 1.000 pezzi e distribuito in 1.000 epoche, rinchiuso in una gabbia di spazio e di tempo, alla quale viene posto un sigillo fatto di ferro italíco, dell’antica Italía, come veniva chiamata l’Isola d’Elba dagli antichi naviganti greci.
E in questo modo, avvolti nel mistero dei miti e de Il Tiranno, approdiamo in quest’isola, immersi in un tripudio di luce e di colori vivaci, dove la trama non è incentrata sull’isola d’Elba, ma te la fa vivere, facendoti immedesimare con dei turisti reali, condotti attraverso l’isola da due guide turistiche, Sara e Leonardo, ognuna delle quali racconta l’Elba da punti di vista diversi, sommando i quali ne esce un quadro sufficientemente delineato e accattivante da indurti a visitarla.

Ben presto la storia dei nostri tempi viene sovrastata dal mito ancestrale: un antico sigillo di ferro cade e va in frantumi, ma non prima di aver aperto un varco temporale, dando vita ad una nuova battaglia volta a ricacciare il Tiranno al centro della terra, laddove era stato esiliato in seguito alla sconfitta a lui inferta dagli spiriti delle Terre Emerse uniti con l’Umanità. E in questa gabbia si trovava ancora Il Tiranno, in fremente attesa dello scoccare del 200esimo solstizio, quando sarebbe avvenuta “la piegatura del ferro”, che gli avrebbe consentito di rompere la catena della prigionia e di coronare finalmente il suo progetto di soggiogare l’Isola d’Elba e l’Universo intero.
Un sigillo forgiato con il ferro dell’Elba, una sorta di medaglione, un oggetto dotato del potere “di mettere in risonanza due spiriti affini, per scambiarli e creare un blocco temporale”, per evitare che il Tiranno riesca nella sua impresa di evadere dalla gabbia. E gli eletti, gli spiriti affini, risultano essere Leonardo e Napoleone, a cui il sigillo era stato donato da un misterioso e umile servitore, per celebrare il suo insediamento sull’Isola. L’apertura del varco temporale tra il 1814 e il 2014 provocato dal sigillo traspone Napoleone nel corpo di Leo e viceversa, sotto gli occhi vigili di Thesan, la Divinità etrusca dell’Aurora, ovvero lo spirito dell’Elba. E così Sara si ritrova combattere al fianco di Napo(LEO)ne per ricacciare Il Tiranno nella sua prigione di ferro.

Ma come mai questa storia è così avvincente? Quali sono gli elementi che contribuiscono a far perdere il pubblico dentro il racconto?
Innanzitutto la trama segue lo schema narrativo canonico tradizionale seguito per creare storie coinvolgenti, dove la figura dell’eroe subisce un trauma e intraprende un percorso per ottenere un tesoro (non necessariamente pecuniario) e nel compiere questa impresa si trova a dover combattere con degli antagonisti, ma supportato da uno o più aiutanti e avvalendosi del potere di alcuni oggetti magici. Il progetto, però, va oltre l’essenza di una narrazione in grado di raccontare un territorio coinvolgendo l’interlocutore, facendogli vivere delle emozioni: #elbamovie è un progetto di transmedia storytelling, molto ben architettato, è un’esperienza emozionale unica nel suo genere, sicuramente la prima in ambito turistico, che è composta da tanti racconti che seguono format diversi, proposti in tempi diversi e veicolati da canali diversi; è un progetto in grado di avvolgere i turisti in un manto di sensazioni ed emozioni da vivere in format diversi.

Lo stesso sito di #elbamovie è un raccoglitore di narrazioni, compreso quello interessantissimo che svela l’essenza del progetto, i pilastri su cui si basa, come è nato e come si srotola il filo narrativo. Racconta la storia dei personaggi, degli attori, dell’Isola d’Elba, dei luoghi da visitare e degli artisti che hanno realizzato questi manufatti.
Il sito propone anche la visione di 4 filmati di backstage, che risultano essere brevi racconti coinvolgenti su come si realizzano questi contenuti digitali. L’impegno e la professionalità che sono stati profusi per la realizzazione di questo progetto sono stati giustamente ricompensati attraverso alcuni riconoscimenti pubblici: il cortometraggio ha vinto 3 premi al Web Fest di Roma, 4 premi alla IXX edizione di Mediastars, un premio al Web Fest di Los Angeles per gli effetti speciali, la sua proiezione al Web Fest in Korea: la sceneggiatura, infatti, è avvincente; le immagini nitide, chiare, ricche di colori; il corto è ben girato e montato; le musiche scelte sono in grado di accentuare sapientemente il racconto; gli effetti speciali sono stati realizzati ottimamente.

Il cortometraggio “Elba, L’Eredità di Napoleone” è stato proiettato in numerose occasioni anche sul grande schermo, consentendo un’immersione nella narrazione non solo attraverso il web. Inoltre, sempre per quanto riguarda la fruizione offline, si è potuto vivere realmente l’esperienza della web series, visitando, tramite un tour guidato, i luoghi dove si è svolta la storia.
Oltre al cortometraggio, il progetto includeva anche la possibilità di prendere parte a numerosi eventi, proposte di esperienze immersive per rivivere, in occasione del Bicentenario dello sbarco di Napoleone sull’Elba, la storia di questo condottiero che si è intrecciata con la storia dell’isola: la rievocazione dello sbarco e della partenza, la regata di Napoleone, il viaggio compiuto da Napoleone nella tradizione gastronomica dell’isola.

Si tratta dunque di un ottimo caso di narrazione transmediale, di storytelling on-line e off-line, con una struttura ingegneristica ben pianificata, dove il cortometraggio per il web “Elba, L’Eredità di Napoleone” è l’elemento più emozionale e coinvolgente, al punto da essere stato preso a modello da altre Regioni italiane, per creare il proprio piano di marketing turistico emozionale, basandosi sul format #elbamovie.

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