Lunga vita a Quag

«Sono Quag, figlio di “Query”, della dinastia dei “Tag”, dai quali deriva il mio nome. Sono disceso nel mondo dei motori di ricerca dotato di super poteri, come la ricerca “aumentata”, per aiutare Google e Bing, fungendo loro da add-on …. »

Quag

Ebbene sì: il 28 marzo 2013 è stato lanciato un nuovo motore di ricerca made in Italy, a pochi giorni dalla nascita di istella, entrambi in versione beta (una sorta di versione di prova, non ancora definitiva).

Il nome nasce dall’unione di “query” (la ricerca) e “tag” (punto di incontro), in quanto l’obiettivo di Quag è quello di unire, come in una sorta di search social network, persone che effettuano le stesse ricerche e che hanno pertanto interessi comuni.

Non si vuole sostituire ai motori di ricerca già esistenti, anzi, li affianca (anche graficamente): infatti i risultati di Google e di Bing rimangono invariati nei contenuti e nella posizione, mentre i risultati di Quag sono visualizzabili sul lato destro dello schermo, dove attualmente si trovano gli annunci a pagamento, che vengono fatti slittare più in basso. A differenza dei risultati dei motori di ricerca, quelli di Quag indicano il numero di persone che hanno effettuato una ricerca simile, utilizzando non solo le stesse identiche parole, ma anche quelle con affinità semantica.

L’algoritmo sottostante Quag, poi, è in grado di analizzare il comportamento di ricerca degli utenti, pur tutelandone la privacy, per individuare appunto persone che hanno effettuato ricerche simili e che, presumibilmente, hanno interessi simili. E’ al gruppo di interesse che si possono eventualmente sottoporre ulteriori domande (da qui il concetto di ricerca “aumentata”), qualora non si fosse completamente soddisfatti dei risultati forniti dai motori di ricerca: si assiste pertanto ad un’integrazione “umana” dei risultati di ricerca forniti da“robot”.

Si possono anche guadagnare dei badge, ossia dei punti, qualora la domanda posta o la risposta fornita venga giudicata dagli altri utenti “utile”: in questo modo si può incrementare la propria reputazione, aumentare la visibilità dei propri contenuti e sfoggiare i badge acquisiti sul proprio profilo.

L’idea di raggruppare persone sconosciute tra loro (e che restano tali), accomunate solo ed esclusivamente da interessi comuni potrebbe risultare interessante. Il problema è che si tratta di un motore di ricerca social ancora sconosciuto ai più. Da una ricerca su Google Trend, infatti, risulta pressoché nulla la ricerca del termine Quag nell’ultima settimana, mentre per istella si è registrato almeno un picco nelle ricerche in corrispondenza della sua messa on line.

Nel grafico qui sotto riportato, si può visualizzare il trend di ricerca per entrambe le parole, considerando un arco temporale pari a 30 giorni. La scelta di un periodo così ampio è dovuta da un lato agli intervalli temporali prefissati da Google, dall’altro alla scelta di includere nell’intervallo sottoposto ad analisi, anche la data del 19 marzo, quando è stata attivata istella. Si noti pertanto il picco di ricerca in corrispondenza alla data successiva l’attivazione di istella, seguita poi da una rapida decrescita, mai nulla, come invece si rileva per Quag.

Quag-e-istella-Google-trend

 

2 Aprile 2013

7 thoughts on “Lunga vita a Quag

  1. oggi ho usato Quag per cercare un’info: ho fatto una domanda, ricevuto una risposta e un badge. La mia reputazione è passata da 0 a 11 in poche ore!! Wow!! ;o))
    Tu sei registrata?

  2. hmm, interessante dove finisce Google inizia il resto del mondo… le persone interessate veramente

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